La sezione di prua del piroscafo cisterna Romagna (vedi desc. Relitto del Romagna) si è inabissata quasi istantaneamente sul punto d’impatto con la mina, in seguito alla devastante esplosione che ne ha determinato il totale distaccamento dal resto della nave.
Scendendo lungo la cima del pedagno che segnala ancora oggi il punto esatto della storica tragedia della Marina Italiana, possiamo ancora ammirare la parte di relitto che va a completare una delle più belle meraviglie sommerse presenti nel nostro mare. La sezione assume la caratteristica forma a punta, rovesciata su di un fianco sul fondale sabbioso ad una profondità che varia tra i 36 e i 42 metri.
Notevoli la grande quantità di nudibranchi che brulicano in mezzo a numerosi spirografi e gli immancabili anthias e castagnole, i quali nuotano in fitti banchi attorno alla struttura. Un paio di murene si sono insediate in mezzo alle lamiere, le quali offrono un buon riparo.
Da osservare l’ancora, di dimensioni rapportate alla stazza integrale del relitto, la quale esce ancora dall’occhio di cubia ed è appoggiata al fondale per metà circa insabbiata.
L’immersione è consigliata a quei subacquei ricreativi con i necessari requisiti di addestramento ed esperienza, i quali vogliano completare il meraviglioso quadro della tragedia del Romagna.