Piroscafo armato "SAN MARCO"

Project Description:

Date:
 05 mag 2012
Category:
Gallerie Video

Durante la sua ultima traversata da Civitavecchia verso Cagliari il 1 giugno del 1941, il grosso piroscafo da carico San Marco fu sorpreso e attaccato dal sommergibile britannico Clyde mezzo miglio a sud dell’Isola di Serpentara. I siluri andarono inesorabilmente a segno con una tale potenza distruttiva che la prua fu completamente devastata e nonostante le sue notevoli dimensioni la nave affondò, secondo alcune cronache dell’epoca, in meno di un minuto portando con se tutto l’equipaggio.
Oggi, di questa ennesima triste vicenda legata al contesto della IIa Guerra Mondiale, rimane un relitto in buona parte ancora inesplorato: la sua struttura relativamente integra giace riversa sul suo fianco sinistro ad una profondità che rasenta i 107 metri, la quale non permette dei tempi di fondo abbastanza estesi da poter visitare in una volta il relitto di una nave che superava i 100 metri di lunghezza.

Quello che sicuramente possiamo notare, non appena ci si stacca dalla lunghissima cima del pedagno collegata alla sezione di prua a circa 92 metri di profondità, è l’imponenza della nave nella sua interezza. Anche in questo caso l’ottima visibilità del mare di Sardegna regala delle emozioni particolari, lasciando filtrare parzialmente la luce addirittura a queste batimetriche e offrendo un campo visivo molto vasto.
A poppa si erge un grosso cannone che punta verso il fondo, mentre elica e timone sono ancora in ottimo stato. Anche le stive sono visitabili e contengono tuttora un enorme quantitativo di carbone, il quale costituiva il carico principale trasportato dalla nave.

L’immersione, date le caratteristiche di profondità e stazza del relitto, è dedicata a quei pochi subacquei tecnici che possono vantare un rigido addestramento e una certa esperienza a questi livelli, dove anche il supporto di superficie fa inevitabilmente la differenza. Per contro, l’esperienza permette di visitare uno dei pochi relitti in buona parte ancora inesplorato, pianificando a priori la zona da visitare e lasciando inevitabilmente spazio ad eventuali successive discese.